Allora questo è il resoconto dettagliato del mio ultimo e brevissimo incontro con il capoluogo lombardo.
Partenza dalla stazione di AR alle ore 7:35 a.m. con treno intercity, arrivo previsto ore 12:10 p.m. , tutto come da programma colazione veloce alla stazione e treno in orario, si parte….
Tempo totale di viaggio 4h. e 35m. costo del biglietto 37.50€, tutto come da scaletta nulla di cosi folle o assurdo da dichiarare a parte il treno che grossomodo avrà avuto 20 anni.
Arrivo alla stazione milanese, qui le cose cambiano, sulle biglietterie automatiche in stazione oltre alle indicazioni per fare il biglietto noto delle strane scritte rosse che invitano il cittadino a diffidare di chiunque si offra di dare una mano nell uso della biglietteria automatica perchè potrebbe essere un borseggiatore, si raccomanda massima allerta a persone con giornali e cartone che possono girare intorno al viaggiatore.
Usciti dalla stazione, nemmeno farlo a posta noto diversi magrebini non troppo cordiali, qualche zingaro accattone e qualche sfattone, (come da avviso precedente)…. evitati i più, un mezzo barbone con la maglietta ITALIA ci si piazza davanti e allunga il bicchierino per racimolare qualcosa, naturalmente tentiamo la tecnica dell’ IGNORO che su di lui però ha una presa decisamente negativa, tanto da farlo colpire violentemente la spalla di Francesco con un cappelino sudicio lanciandoci anatemi incomprensibili in calabrese napoletano o qualche simil lingua ostrogota del sud.Incredibilmente evitiamo la rissa mantenendo sangue freddo e lasciondoci sbollire mentre usciamo fuori dalla stazione.
Adesso è il momento di trovare un TAXI, appena usciti ne troviamo almeno 100 in fila ad aspettare i clienti, partiamo con il primo della fila, direzione P.zza 5 giornate, Il taxi è una vecchia fiat brava complemtamente logora e lercia nella tappezzeria, non ho un posto dove poter appogiare le maniche o altre parti del corpo senza correre il rischio di sporcare il vestito, io e Francesco ci guardiamo un po spaesati, ma ormai è fatta, abbiamo solo una decina di km da percorrere , non ci resta che metterci comodi e goderci il paesaggio.Un paesaggio fatto di pedoni che si buttano in mezzo alla strada, macchine che impazzite si lanciano in corsia senza rispettare cartelli o precedenze, moto che non hanno nessuna regola che si concedono sorpassi incredibili compresi marciapiedi se la strada è troppo trafficata, il pezzo megliore pero rimane il tassista, un tipico fumatore da una stecca al giorno non perde occasione di ammirare le bellezze locali commentando tranquillamente con noi cosa farebbe a quella ragazza con quel culo a mandolino e alla sua amica con quella faccia da XXXXX.
Ok perfetto siamo arrivati alla Piazza sono 9€ e 10 cents. do 10€ al buon uomo e gli lascio la mancia, francamente credevo di più, ma la cosa davvero incredibile è che fra frenate al limite e vari sconguiri non ci siamo ammazzato contro qualche altro automibilista e sembro non aver contratto qualche malattia dalla tappezzeria del taxi.
Adesso non si tratta che trovare il legale al civico 10, trovato, cerco il nome fra i campanelli del palazzo, ma non c’è, un pò preoccupato guardo meglio ma non c’è nemmeno un qualcosa che minimamente assomigli al nome del mio avvocato, cosi un pò spaesato controllo che non ci siano altri civici 10 intorno alla piazza, a fine controllo risulta solo quello, cosi titubante entro nel palazzo alla ricerca di un portiere, fortuna vuole che il portiere ci sia, che sia disponibile e che lui conosca l avvocato, ottimo allora puo annunciarci? chiediamo dubbiosi!.. certo, solo che l’avvocato ci dice è fuori.Molto strano perche avevamo un appuntamento con lui ribadiamo noi, ma nulla da fare, l avvocato non è in ufficio.
Molto irritati usciamo e rimaniamo a girare come avvoltoi intorno allo stabile sperando di intravedere una figura in avvicinamento ben vestita e autoritaria che rispecchi la nostra idea del legale di successo, dopo un bel po di minuti che aspettiamo e qualche persona benvestita che entra nello stabile, il mio compare nota un tizio sulla porta con cappellino degli Yankes camicia azzurra da mercato, pantaloni marroncini e scarpe tipiche da Nerd , con una corporatura tracagnotta e varie braccialetti di stoffa sui polsi e mi dice che assomiglia molto alla foto del nostro potenziale legale.Un po timoroso inizio a sperare che non lo sia ….. :), detto cio passano i minuti e decidiamo di fare un ultimo tentativo con il portiere, che gentilmente ci informa che l’avvocato è arrivato gia da un po e ci sta aspettando al 5 piano.Ok ragazzi ci siamo, prendiamo l’ascensore saliamo, e al 5 piano troviamo il nostro uomo, e chi ti appare? il tizio nerd che avevamo notato prima, sguardo compiaciuto di Francesco e il colloquio inizia…
A dispetto delle apparenze, del trapianto tricologico e di una notevole sudorazione, il tizio è molto cordiale, competente e ha risposte pronte semplici ed esaurienti, non posso che essere contento di avere lui come consulente legale, anche se la storia legata alla sua moglie sudamericana un po mi spaventa 🙂 .
Dopo 35 minuti le cose sono chiare e scorrono bene nei miei pensieri, saluto con doverosa cortesia e sorrisi il mio nuovo legale e ci accingiamo a tornare a casa con il primo treno disponibile che non abbia minimamente un grado di parentela con gli Intercity.
Prendiamo un altro taxi per la stazione dove ci aveva scaricato precedentemente l’altro , questa volta è una multipla, ben tenuta e pulita, il pilota sembra normale e riservato , non posso che tirare un respiro di sollievo, in più lo stesso tragitto ci costa esattamente 7€ e 50 cents. vorrei capire perche prima la tariffa è stata visibilmente diversa ma lascio correre non vedo l’ora di tornare a casa.
Per il ritorno le cose cambiano,si è fatto tardi e sia io che il mio compagno di avventura abbiamo voglia di rientrare velocemente, cosi accendiamo l’opzion Freccia Rossa, 2 ore Milano Firenze, da firenze ad Arezzo treno regionale ( + di 1 ora di tragitto ), costo toale 57 €.
Arriviamo sani salvi e molto stanchi ma con il sorriso sulle labbra perche sappiamo che potremmo portare tranquillamente un angolo di Toscana anche nel cuore della Birmania se ci prende la voglia, e questo, non ha prezzo.
Stefano Linares